La seconda fase della distribuzione del vaccino anti Covid in Italia interesserà la popolazione over 80, composta da circa 4 milioni di persone. E’ la seconda categoria in ordine cronologico per cui è prevista la somministrazione, dopo operatori sanitari e pazienti Rsa.
Stando a quanto emerso dall’incontro tenutosi in data 14 gennaio tra le Regioni, il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e il Ministro della Salute Roberto Speranza, la campagna di somministrazione agli over 80 partirà a pieno regime il primo di febbraio e, stando alle aspettative delle autorità sanitarie, avrà una durata indicativa di 6 settimane. Peraltro, alcune regioni, come Lazio e Val d’Aosta, si sono portate avanti con il lavoro ed hanno già cominciato a vaccinare i primi anziani.
Come afferma il diretto della Prevenzione del ministero della salute Gianni Rezza “per ora le tabelle di marcia vaccinali sono rispettate e addirittura anticipate” anche se “non potremmo raggiungere l’immunità di gregge attraverso le vaccinazioni prima di 6-8 mesi”. Ne consegue che “il primo obiettivo è abbattere l’epidemia, casi gravi e decessi e rendere gli ospedali Covid-free”.
I target successivi delle campagne di somministrazione saranno gli insegnanti, gli operatori del trasporto, le forze dell’ordine e i detenuti. Solo in secondo momento, quindi, gli over 60.
Appare scontato ribadire che la vaccinazione assurge ad un livello di importanza fondamentale per i più anziani. Difatti, quella degli over 80 è stata la categoria che ha pagato il prezzo maggiore dall’inizio della pandemia, rappresentando il 60% dei decessi complessivi da SARS-COV-2 (dati ISTAT). Del resto, l’età media dei pazienti deceduti dopo aver contratto l’infezione si attesta proprio ad 80 anni.
(fonti: ISTAT, Quotidiano Sanità, Il Sole 24 Ore, Istituto Superiore di Sanità)
(Fonte immagine: Epicentro ISS)