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Salviamo la nostra cultura

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“La cultura è l’ arma più potente che abbiamo per cambiare il mondo”

Così recita una citazione di Nelson Mandela, la quale, in un mondo in cui ci si inventa di tutto per camminare di pari passo con l’era della modernizzazione, sembra essere più attuale che mai. Peccato siano sempre meno le persone capaci di comprenderlo: per questa ragione, la nostra è una cultura che necessità di essere salvata. Purtroppo ci ritroviamo davanti scuole le quali hanno smesso di pretendere e sono sempre più classiste: da tempo chi può fa frequentare ai propri figli scuole private, mentre chi ha meno possibilità, ma è consapevole di tale catastrofe, compensa con impegno personale, tramite corsi estivi e ripetizioni. Vedere ragazzi che, trovatisi dinanzi una cartina muta dell’ Italia non sappiano distinguere una regione dall’altra, oppure dichiarino di non sapere chi sia Cavour, è davvero raccapricciante. È un’ offesa nei confronti di tutti i genitori i quali, pur non avendo grandi possibilità economiche, compiono enormi sacrifici per mandare a scuola i propri figli, sicuri del fatto che venga impartita loro una giusta istruzione. Naturalmente l’ esclusiva responsabilità di tutto non può essere attribuita solo agli insegnanti e al sistema scolastico in generale, perché è ben noto che una parte dei ragazzi non manifesti grande interesse nei confronti della cultura e sia propensa a considerare quest’ultima come un qualcosa di molto lontano dal mondo in cui preferiscono vivere, fatto di tecnologia e tempo trascorso con gli amici. A tal proposito occorre dire che sostituire un libro di carta con un e-book o un tablet per far si che la scuola diventi a “passo di adolescente”, non è il giusto modo per trasmettere l’ importanza e il fascino della cultura, bisogna piuttosto cercare metodi innovativi, conferire maggiore importanza alla cultura classica la quale permette di venire a conoscenza del mondo dal quale proveniamo, di tutto ciò che prima di noi è esistito. Perché, solo attraverso la conoscenza del passato è possibile determinare il futuro che abbia come protagonista la cultura, determinata ad attuare il cambiamento utile per migliorare la società in cui viviamo.

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Anna Adamo è nata a Napoli il 28 marzo 1996 e vive a Scafati, in provincia di Salerno. Dopo aver conseguito la maturità classica presso il Liceo Classico Statale G.B. Vico di Nocera Inferiore nel luglio 2015, si è iscritta alla facoltà di Giurisprudenza presso l’ Università degli Studi di Salerno. Da sempre nutre una grande passione per la scrittura, infatti ha partecipato e vinto numerosi concorsi letterari. Un’altra sua grande passione è la politica. A novembre 2016 ha pubblicato il suo primo libro autobiografico dal titolo “La Disabilità non è un Limite”.