Viviamo in una società in cui anche l’ impossibile diventa possibile. Ebbene si,per quanto assurdo possa sembrare,al giorno d’ oggi, basta accedere un pc per essere aggiornati riguardo la vita di altre persone che vivono lontane da noi, il tutto grazie ai social network,i quali come tutte le cose,posseggono lati positivi e negativi che sembrano emergere sempre più. Da recenti studi,infatti si evince che l’ uso frequente dei social comporti non pochi problemi o addirittura dipendenze paragonabili a quelle da alcol o droga. Non è facile diagnosticare ad una persona un disturbo causato dal frequente utilizzo dei social,perché non vi sono sintomi i quali permettono di riconoscerlo, ma lo si può evincere. Basta osservare quanta poca importanza si conferisca al relazionarsi con gli altri. Basta pensare si preferisca parlare con una persona separati da uno schermo e non davanti ad un buon caffè,guardandosi negli occhi. E quando ci si ritrova l’ uno accanto all’ altro,cosa accade? Nulla. Il silenzio finisce per essere il protagonista,perché non si ha niente da dirsi,il social ha già rivelato più del dovuto. È evidente che questi ultimi abbiano reso la società in cui viviamo definibile “società dell’occhio non vede,social te lo dice. O forse,sarebbe meglio dire,l’ abbiano resa “social dipendente”. Infatti,si sente il bisogno di condividere con il mondo ogni istante della vita,come se ciò servisse a far sentire forti e a far nascondere le debolezze,violando la privacy. La dipendenza da social network è diventata una vera e propria emergenza alla quale far fronte. Occorre far comprendere,soprattutto agli adolescenti,che i social siano un qualcosa di positivo solo se utilizzati correttamente,ossia evitando di condividervi vari aspetti di vita quotidiana e conferendo più spazio alle chiacchierate guardando l’ altra persona negli occhi,perché questa è la vita vera,queste sono le vere relazioni.
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