
L’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) ha pubblicato, in data 18 maggio 2021, un rapporto attraverso il quale indica ai governi come agire per decarbonizzare il comparto energetico e centrare l’obiettivo delle emissioni zero entro il 2050: “Net Zero by 2050: a Roadmap for the Global Energy Sector”.
Il documento sarà presentato ai leader del G20 e servirà come bussola nelle trattative della Conferenza Onu sul clima che si terrà a Glasgow a novembre. Il direttore dell’agenzia, Fatih Birol, ha spiegato a ‘Repubblica’ che la sfida per le emissioni zero, da completare entro il 2050, è la più grande che l’umanità abbia mai affrontato.
Il rapporto mira a far comprendere ai decisori politici quali sono i cambiamenti necessari per decarbonizzare davvero il comparto energetico, con i governi che sanno di dover agire, non solo per contrastare l’emergenza climatica, ma anche per conquistare un ruolo all’interno del mercato green.
In tutto ciò, l’Europa è chiamata a svolgere un ruolo da leader nei prossimi anni. Secondo le previsioni dell’Agenzia, se i governi seguiranno fedelmente le 400 tappe in cui è articolata la roadmap, nel 2040 tutto il fabbisogno mondiale di elettricità sarà soddisfatto da centrali fotovoltaiche, eoliche, idroelettriche, geotermiche e nucleari, con conseguente crollo della domanda di gas e petrolio.
Gli investimenti nelle rinnovabili porteranno alla creazione di 300 milioni di nuovi posti di lavoro, a fronte dei 5 milioni di posti persi nell’industria dei combustibili fossili.
Per quanto riguarda il settore automobilistico, l’auspicio dell’Agenzia è che l’ultima automobile a combustione interna esca dalla catena di montaggio prima del 2035. L’industria automobilistica globale si sta adattando per produrre sempre più veicoli elettrici. Secondo il rapporto, i settori elettricità e riscaldamento saranno i primi a raggiungere il traguardo delle emissioni zero, prima del 2040, mentre il settore industriale e quello dei trasporti avranno bisogno di altri 10 anni per completare la transizione.